giovedì 8 aprile 2010

Un illuminato a Catania: Francesco Ferrara abate, storico e scienziato







E’ un onore celebrare, da queste pagine, un illuminato che ha coll’ingegno e la sapienza illustrato degnamente e con scientifica serietà, la città sua Catania e la Sicilia tutta. Francesco Ferrara abate, storiografo e scienziato, cultore di mineralogia, matematica e delle patrie antichità, deve esser degnamente ricordato, nelle nostre contrade. Non sia sufficiente il passato secolo, che ne rammentò l’opera somma intitolandogli la via dove visse, nel centro storico etnèo, e ripubblicando alcuna opera. Catania qui ne onora la memoria, vieppiù in quest’anno, il cento sessantesimo anniversario della morte. Fioriva egli tra il XVIII ed il XIX secolo, e partecipò, autentico sapiente, alla temperie culturale del suo tempo. Tutti quei che attinsero alla storia, alla letteratura, alla scienza catinense e sicula, gli debbono moltissimo, anche se sovente non lo riconoscono e s’appropriano delle di lui scoperte. Da parte nostra, ne abbiamo in passato (nel volume "La Rotonda", 1997, e ne "L’anfiteatro romano", del 2002) precisato gli incancellabili meriti. Ancor la sua anima, unita alla frusciante tonaca, s’incontra nelle notti illùni, odoroso il tragitto di tabacco, tra la via Ferdinanda ed il Corso reale, immettersi in quella strada di Sant’Antonio abate ove sorgeva, e sorge, la magione sua ornata da ampio giardino; mentre sale silente al Monastero verso gli amici benedettini e consulta i volumi nella grandiosa biblioteca, con accanto un biondo giovinetto, che egli nel novembre 1801, amico di famiglia, tenne a battesimo nel tempio di San Francesco Borgia di via Crociferi: Vincenzo Bellini.
Ecco la biografia da lui stesso vergata, tratta dalle pagine 512\13 della sua "Storia di Catania fino alla fine del secolo XVIII", ivi 1829:
Nacqui in Trecastagne sulle falde dell’Etna nell’aprile 1767. L’ottimo mio padre mi condusse a Catania nel 1778 perché apprendessi le buone discipline; macro pauper agello volle provvedere così alla mia futura sussistenza. Lo perdei nel 1792. La mia affettuosa madre ebbe la più viva premura per sostenere la mia educazione. Feci sotto Zahra il lungo corso delle matematiche per molti anni; con Mirone travagliammo insieme sulla chimica. Appresi la Botanica da Pietropaolo Arcidiacono ed indi da Matteo di Pasquale provetti, e diligenti farmacisti; l’ultimo morì poi nel 1805 professore alla Università con molto onore. Il tempo di riposo fu impiegato da me nemico delle vane dissipazioni, e del gioco alla musica sotto il rinomato maestro Vincenzo Bellini; alla lingua greca sotto il sapiente brasiliano Giocrisostomo Messina; l’Architettura sotto il vecchio ed esperto Battaglia. Correndo nel 1781 presso il celebre Dolomieu che andava visitando l’Etna mi accesi della passione per lo studio delle pietre. Conoscendo nel 1788 a Catania il gran Spallanzani con il quale mi legò poi la più dolce amicizia le scienze naturali divennero il mio studio favorito. La Contemplazione della Natura del famoso Bonnet da me pubblicata con giunte a Catania nel 1792 ed indi la mia Storia generale dell’Etna che diedi alla luce nel 1793 mi procurarono amici e corrispondenze utili di varj luoghi della dotta Europa che m’incoraggiarono e mi sostennero nella ardua impresa di essere io il solo maestro a me stesso. Verso la fine del secolo tutta la mia attenzione concentrata già era sopra la Sicilia che cominciato avea a studiare pieno di ardente brama di farla conoscere in tutti i pregi di cui essa è tanto ricca. Solo, senza mezzi, senza compagnia di dotti uomini che avessi potuto consultare, senza alcuno incoraggiamento, era nelle mie occupazioni sostenuto soltanto dalla mia passione".
Francesco Ferrara univa la modestia alla virtù. Era di famiglia indigente, ma di ceppo nobile, almeno per parte di madre. Egli medesimo ricorda l’antenato "Giovan Battista Motta professore di Medicina nella Università, famoso per tutta la Sicilia fioriva nel 1677 di famiglia antica a Trecastagne. Valoroso nella sfimmica tirava di essa prognostici quasi sempre veri, e sorprendenti. Dai miei maggiori conobbi che fu mio parente dalla parte di mia madre" (in "Storia di Catania…", cit., pag.492). Devoto al Vescovo mecenate Ventimiglia di Belmonte, che giovanissimo andò a trovare allorché questi si era ritirato in Palermo, fece parte del ‘circolo di illuminati’ del munifico Ignazio Paternò Castello principe di Biscari, continuato alla morte di questi dal degno figlio Vincenzo: famiglia, con i Rosso di Cerami, sommamente benemerita per la città poiché non solo ne rinnovellò la storia con il discavo dei più insigni monumenti antichi, ma anche salvò la popolazione più volte, nel corso del XVIII secolo, con dispendio di personali ricchezze, da terribili carestìe.
Il Ferrara, uomo alieno dalla avidità di denaro –dote rara jeri come oggi- quanto appassionato amante del cuore puro che alberga in ogni uomo, dal più alto al più infimo, lo rammenta sovente nei suoi scritti.
Ebbe ad essere chiamato "il Plinio di Sicilia" per la sua sapienza. Professore di Fisica e matematica nella Università di Catania e, dal 1819 sino a tarda età in cui tornò a Catania, in Palermo. La sua figura è centrale nel racconto di G.Pietro Holst, "L’amante di Bellini": lo scrittore danese, venuto in Catania nel 1842 ed ospite di Francesco Ferrara, sentì da lui narrare la storia d’amore del giovine Bellini con Marianna Politi, sua vicina di casa e figliola del notajo nonché alunna del Ferrara: dalla storia creò la novella avente molti echi veridici. Nel 1993 lo scrittore catanese di origini romane Santo Sgroi, nel romanzo "La donna del Cigno", Solfanelli 1993, con prefazione di Giovanni Pasqualino, pone l’abate Ferrara al centro del complesso e felice intreccio narrativo ispirato al suddetto Holst, avente per tema l’amore giovanile di Bellini per la Politi, pronubo proprio il celebre abate Ferrara.
Va tenuto presente che "il Nestore dei naturalisti siciliani", come lo appella il Coco-Grasso nell’elogio funebre stampato in Palermo (città alla quale fu molto legato e laddove lasciò ampio ricordo e numerosi allievi) nel 1850, precoce nell’ingegno in gioventù, fu Intendente delle Patrie Antichità pel Valdemone e Valdinoto, carica già istituita per Ignazio di Biscari: ed in questa veste si adoprò onde far conoscere i monumenti della Sicilia, che descrive nei suoi libri. L’opera di storico patrio è non meno felice di quella di scienziato: una mente eccelsa a cui sin dal primo fiorire non fu estraneo l’ambiente frammassonico. Ignazio di Biscari essendo Venerabile (vedasi il Landolina e, massimamente, il bel volume del nostro illustre storico Giuseppe Giarrizzo, "Massoneria ed Illuminismo nell’Europa del Settecento", Venezia 1994 per la storiografia del settecento latomistico: ivi a pag.179, "…i templari, cui dopo il 1775 è passato anche Ignazio di Biscari…") della Loggia allocata nel suo palazzo, di obbedienza inglese e poi autonoma, il Ferrara dové quasi certamente essere iniziato al circolo esoterico della Massoneria: lo erano del resto i suoi mecenati il Vescovo Ventimiglia ed il Viceré di Sicilia d’Acquino principe di Caramanico. Proscritta la forma associazionistica massonica in seguito all’avvento di Napoleone, egli e gli amici si guardan bene dal cennàre alcunché a tal riguardo, per motivi evidenti: come il Ferrara non precisa, socio di numerose accademie e cattedratico in Catania e Palermo, che fu lui il giovane abatino il quale accompagnava nell’aprile del 1787 il gran Wolfango Goethe in visita a casa Biscari ove, appena morto Ignazio, lo scrittore celebre –e notorio frammassone nonché autorevolissimo esponente degli Illuminati di Baviera- venne accolto dalla vedova e dal figlio, che gli fecero visitare il famoso museo.
Uomo di idee moderne, che i nuovi tempi, anche mercé quella Luce eterna in cui credette silentemente in gioventù, avrebbero portato a compimento. Spegnevasi in Catania, nella strada di Sant’Antonio abate (che dalla seconda metà dell’Ottocento è intitolata a suo nome: arteria importante, collega via Garibaldi a via del Plebiscito; uniforme è il tessuto architettonico, avente palazzi sette-ottocenteschi, con pochissime inserzioni), il 12 febbrajo 1850. Il suo funerale si svolse in quella chiesa dei Cappuccini in piazza Stesicoro, ora non più esistente e nel cui sito è il palazzo della Borsa. Si ignora il luogo di sepoltura, anche se gli amici auspicarono che potesse essere il Duomo di Catania.
Per la cortesia della direttrice dell’Archivio Storico Comunale di Catania dott.ssa Marcella Minissale, pubblichiamo la pagina del registro dell’atto di morte di Francesco Ferrara (Arch. St. Comunale Ct, Registro storico atti di morte, sez. I 733 coll.B 8 a). Da esso si evince la data di morte il 12 febbrajo 1850, ore 10, "nella casa del Sign.D.Rodolfo Ferrara", ed una imprecisione, probabilmente dovuta a svista, sulla reale età dello studioso, poiché ivi viene dichiarato avere "anni ottantacinque", mentre avrebbe compiuto ottantatré anni di lì a poco, essendo nato il 2 aprile 1767.
Infine forniamo di seguito, frutto delle nostre ricerche sul web, l’elenco completo delle opere da lui scritte che risultano presenti nelle biblioteche d’Italia (fonte ICCU), nonché i link con i libri che sono digitati e messi online dal nuovo, ed utilissimo, servizio di Google books, per cui grandi ed importanti biblioteche di tutto il mondo consentono agli studiosi di leggere direttamente attraverso le pagine dell’epoca, testi altrimenti introvabili. Dai campi Elisi ove certamente il nostro abate Ferrara continua ad indagare la Natura, ed amare la Sicilia, il suo sorriso di compiacimento non potrà che sapientemente riverberarsi, anche attraverso queste novelle forme. "Il parlar semplice, è del vero amico" (Euripide).

Francesco Giordano
 
(Nota: le immagini dell’abate Ferrara e della sua casa col giardino, sono tratte dal volume di Guglielmo Policastro "Bellini 1801-1819, edizione del centenario", Catania 1935; l’atto di morte si riproduce per gentile concessione dell’Archivio Storico del Comune di Catania)




Libri di Francesco Ferrara presenti nelle biblioteche italiane (fonte ICCU):
 
Ferrara, Francesco <1767-1850>
Discorso nella solenne apertura degli studj della R. Universita di Catania l'anno 1841 / del cav: A. Francesco Ferrara
Catania : Stamp. di P. Giuntini, 1843Monografia - Testo a stampa
Ferrara, Francesco <1767-1850>
Sopra alcune medaglie del re Pirro coniate in Sicilia : Sopra una medaglia di Leontini / del cavaliere Francesco Ferrara
Palermo : tip. del Giornale Letterario, 1839Monografia - Testo a stampa
Ferrara, Francesco <1767-1850>
Storia naturale della sicilia che comprende la mineralogia con un discorso sopra lo studio in vari tempi delle scienze naturali in quest'isola / Francesco Ferrara
Catania : tip. dell'universita' per Franco Pastore, 1813Monografia - Testo a stampa
Ferrara, Francesco <1767-1850>
Discorso nella solenne apertura degli studj della R. Universita di Catania l'anno 1841 / del cav: A. Francesco Ferrara
Catania : Stamp. di P. Giuntini, 1843Monografia - Testo a stampa [IT\ICCU\PAL\0051553] 2.
Ferrara, Francesco <1767-1850>
Sopra alcune medaglie del re Pirro coniate in Sicilia : Sopra una medaglia di Leontini / del cavaliere Francesco Ferrara
Palermo : tip. del Giornale Letterario, 1839Monografia - Testo a stampa [IT\ICCU\SBL\0718195] 3.
Ferrara, Francesco <1767-1850>
Storia naturale della sicilia che comprende la mineralogia con un discorso sopra lo studio in vari tempi delle scienze naturali in quest'isola / Francesco Ferrara
Catania : tip. dell'universita' per Franco Pastore, 1813Monografia - Testo a stampa [IT\ICCU\GEA\0004461] 4.
Ferrara, Francesco <1767-1850>
Della influenza dell'aria alla sommita dell'Etna sopra l'economia animale dell'abate Francesco Ferrara professore di storia naturale nella R. Universita di Palermo
Palermo : presso Filippo Solli, 1825Monografia - Testo a stampa [IT\ICCU\NAPE\013365] 5.
Ferrara, Francesco <1767-1850>
Guida dei viaggiatori agli oggetti piu interessanti a vedersi in Sicilia / del professore abate Francesco Ferrara
Palermo : Tip. Abbate, 1836Monografia - Testo a stampa [IT\ICCU\NAP\0159455] 6.
Ferrara, Francesco <1767-1850>
Storia di Catania sino alla fine del secolo 18. con la descrizione degli antichi monumenti ancora esistenti e dello stato presente della citta/ del professore Francesco Ferrara
S.G. La Punta (CT) : Clio, c1993Monografia - Testo a stampa [IT\ICCU\VEA\0192757] 7.
Ferrara, Francesco <1767-1850>
Descrizione dell'Etna con la storia delle eruzioni e il catalogo dei prodotti / dell'abate Francesco Ferrara
Palermo : Lorenzo Dato, 1818Monografia - Testo a stampa [IT\ICCU\GEA\0003741] 8.
Ferrara, Francesco <1767-1850>
I Campi Flegrei della Sicilia e delle isole che le sono intorno o descrizione fisica e mineralogica di queste isole / dell'abate Francesco Ferrara
Messina : Stamp.dell'Armata Britannica, 1810Monografia - Testo a stampa [IT\ICCU\GEA\0003771] 9.
Ferrara, Francesco <1767-1850>
Descrizione dell'Etna con la storia delle eruzioni e il catalogo dei prodotti dell'abate Francesco Ferrara ...
Palermo : presso Lorenzo Dato, 1818Monografia - Testo a stampa [IT\ICCU\NAPE\001304] 10.
Bonnet, Charles <1720-1793>
Contemplazioni della natura con tutte le aggiunte fatte dall'autore all'ultima edizione francese 1781 / Carlo Bonnet
Venezia : A. Rosa, 1818Monografia - Testo a stampa [IT\ICCU\RLZE\038485]
Ferrara, Francesco <1767-1850>
Memoria sopra i tremuoti della Sicilia in marzo 1823 del signor Francesco Ferrara...
In Palermo : Presso Lorenzo Dato, 1823Monografia - Testo a stampa
Ferrara, Francesco <1767-1850>
Brani di una lettera da Palermo sul movimento avvenuto in quella citta nella fine di novembre 1847 / \Francesco Ferrara!
Malta : Tip. di L. Tonna, 1847Monografia - Testo a stampa [IT\ICCU\PAL\0035254] 14.
Ferrara, Francesco <1767-1850>
Memorie sopra il lago Naftia nella Sicilia meridionale, sopra l'ambra siciliana, sopra il melo ibleo e la citta d'Ibla Megara, sopra Nasso e Callipoli
Palermo : R. Stamperia, 1805Monografia - Testo a stampa [IT\ICCU\SBLE\001416] 15.
Ferrara, Francesco <1767-1850>
Storia generale dell'Etna che comprende la descrizione di questa montagna, la storia delle sue eruzioni e dei suoi fenomeni ...
Catania : stamp. F. Pastore, 1793Monografia - Testo a stampa [IT\ICCU\SBLE\001417] 16.
Bonnet, Charles <1720-1793>
Contemplazione della natura del signor Carlo Bonnet con tutte le considerabili aggiunte fatte dall'autore all'ultima edizione francese. Con le note, e le curiose osservazioni del sig. ab. Lazzaro Spallanzani con altre nuove note del sig. ab. Francesco Ferrara. Tom. 1. (-4.)
Catania : Giovanni Riscica negoziante di libri : per Francesco Pastore, 1791Monografia - Testo a stampa [IT\ICCU\CAGE\003718] 17.
Ferrara, Francesco <1767-1850>
Storia naturale della Sicilia che comprende la mineralogia : con un discorso sopra lo studio in vari tempi delle scienze naturali in quest'isola / dell'ab. Francesco Ferrara
Catania : dalla Tipografia dell'universita, 1813Monografia - Testo a stampa [IT\ICCU\SBLE\018394] 18.
Ferrara, Francesco <1767-1850>
Storia generale dell'Etna che comprende la descrizione di questa montagna, la storia delle due eruzioni e dei suoi fenomeni ... / dall'abate Francesco Ferrara
Catania : ?s.n.?, 1793Monografia - Testo a stampa [IT\ICCU\SBLE\013633] 19.
Bonnet, Charles <1720-1793>
Contemplazione della natura del signor Carlo Bonnet con tutte le aggiunte fatte dall'autore all'ultima edizione francese 1781, ed arricchita delle molte note ed osservazioni fatte posteriormente all'ultima veneta edizione 1790 dai signori abati Lazzaro Spallanzani e Francesco Ferrara ... Tomo 1. [-4.]
In Venezia : presso Antonio Rosa, 1818Monografia - Testo a stampa [IT\ICCU\UBOE\039244] 20.
Ferrara, Francesco <1767-1850>
Memoria sopra i tremuoti della Sicilia in marzo 1823 del signor Francesco Ferrara...
In Palermo : Presso Lorenzo Dato, 1823Monografia - Testo a stampa [IT\ICCU\NAPE\002045]
Ferrara, Francesco <1767-1850>
Antichi edifici ed altri monumenti di belle arti ancora esistenti in Sicilia / disegnati e descritti dall'ab. Francesco Ferrara
Palermo : dalla Tip. reale di guerra, 1814Monografia - Testo a stampa
 


Link dei libri digitalizzati in versione completa di Francesco Ferrara, presenti sul Web e messi online da biblioteche estere:
 

 
1)
http://books.google.it/books?id=oBA5AAAAcAAJ&printsec=frontcover&dq=storia+catania+ferrara&hl=it&ei=AZWjS8i7EsfDsgbSv-jwCA&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=1&ved=0CC8Q6AEwAA#v=onepage&q=&f=false
(link alla edizione digitale completa della Storia di Catania del Ferrara, anno 1829 in Catania)
2)
http://books.google.it/books?id=OGw5AAAAcAAJ&pg=PA338&dq=storia+catania+ferrara&hl=it&ei=AZWjS8i7EsfDsgbSv-jwCA&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=8&ved=0CEwQ6AEwBw#v=onepage&q=&f=false
(link alla edizione digitale completa della Storia generale della Sicilia: Storia civile ; p. 6 - Pagina 338 Francesco Ferrara - 1833 - 428 pagine)
 
3)
http://books.google.it/books?id=CggAAAAAQAAJ&pg=PA74&dq=storia+catania+ferrara&hl=it&ei=AZWjS8i7EsfDsgbSv-jwCA&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=10&ved=0CFUQ6AEwCQ#v=onepage&q=storia%20catania%20ferrara&f=false
(edizione digitale completa della Descrizione dell'Etna con la storia delle eruzioni e il catalogo dei prodotti, 1818, pp.74)
 
4)
http://books.google.it/books?id=ickJAAAAIAAJ&pg=PP9&dq=storia+catania+ferrara&hl=it&ei=9JajS-3wEpSssAb0zOXGCA&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=4&ved=0CDoQ6AEwAzgK#v=onepage&q=storia%20catania%20ferrara&f=false
(link edizione digitale completa della Storia naturale della Sicilia che comprende la mineralogia &c F. Ferrara – 1813)
5)
http://books.google.it/books?id=TTkAAAAAQAAJ&pg=PA157&dq=storia+catania+ferrara&hl=it&ei=xZ-jS4u4OM6msQbui6TtCA&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=1&ved=0CC0Q6AEwADge#v=onepage&q=storia%20catania%20ferrara&f=false
(link alla edizione digitale completa de "I campi Flegrei della Sicilia e delle isole che le sono intorno..", 1810, 424 pag.)
 

1 commento:

  1. ti ringrazio, credo che l'abate sia il bis bis bis bis bis zio di mia nonna, adele ferrara...
    il mio blog è: www.giuliasalfi.blogspot.com ciao :-)

    RispondiElimina