Sant'Agata di mezz'agosto, i fuochi....
Anche quest'anno in piazza Duomo la sera del 17 agosto, si commemorò il ritorno del corpo della santa martire Agata da Costantinopoli a Catania, dopo le note traversìe. Lo riportarono in patria nel 1126 due soldati devotissimi, Gisliberto e Goselmo (o Goselino dicono i mss), di cui è giusto ricordare i nomi. Dormono l'estremo sonno a' piedi della "cammaredda" dove è custodito il busto reliquiario.
Inseriamo quindi un nostro video (girato dal vero cuore della città, ossia il Corso reale, dall'Unità italiana detta via Vittorio Emanuele...) in cui abbiamo filmato, more antiquo ovvero in bianco e nero, alcuni brevi minuti dei fuochi in onore dell'uscita agatina nella calura agostana. E siccome per noi la giovinetta Agata è, da catanesi, inscindibile al "Cigno", ossia a Vincenzo Bellini, che è di casa perché lo salutiamo tutte le volte che, in Cattedrale si entra (giace fra la Vergine e i Re di Sicilia di origine catalana ma puramente siculi, del secolo XIV, ivi negletti), scegliemmo un sottofondo musicale adeguato: da "Norma", l'aria "oh rimembranza", con la voce irripetibile della bella Maria Callas, incisa nel 1954 alla Scala. E qui ci piace riprendere l'antico adagio agatino, che ha gettato nella polvere uomini della razza Hohenstaufen, da Enrico a Federico II, e minuscoli "pupi" d'oggidì: non offendere la Patria di Agata, Catania e i catanesi: perché lei vendica le ingiure....ieri come oggi....
Nessun commento:
Posta un commento