La visita di SAR il Principe Emanuele Filiberto di Savoja a Noto e nella Biblioteca Civica di Catania
"Sono felice di avere visitato una Noto infiorata e la città di Catania che amo tanto, con questa splendida biblioteca". Con queste parole SAR il Principe Emanuele Filiberto di Savoja, ha voluto suggellare la visita , il 14 e 15 maggio, di due giorni in Sicilia, in occasione della benedizione dell'immagine votiva della Beata Maria Cristina di Savoia, sua ava, collocata nella cattedrale di Noto per volontà del Vescovo Mons. Staglianò, che ha accolto l'augusto ospite -giunto in visita privata, ospite degli Ordini Dinastici di Casa Savoja per la Sicilia, guidati sapientemente dal comm.avv.Francesco Atanasio- e della visita, nella città di Catania, delle biblioteche riunite "Civica e U.Recupero", già benedettina, ove ha riconsegnato al mondo i busti, spolverati e e puliti dopo 84 anni di oblio, delle LL.MM. i Re Umberto I e Vittorio Emanuele III (quest'ultimo unico esemplare in città), allocati sin dal 1934 nella sala Guttadauro della Biblioteca medesima.
Mentre il solenne pontificale cantato anche in lingua latina, nella Cattedrale di Noto, fu imperniato sulla celebrazione delle virtù della Beata Sabauda Maria Cristina, con il grandissimo bagno di folla, a tratti imprevedibile e difficilmente gestibile dal servizio d'ordine, (in chiesa erano le Guardie d'Onore alle reali Tombe del Pantheon, gli insigniti degli Ordini al Merito Civile e Maurizio e Lazzaro) che ha accompagnato il Principe Emanuele Filiberto sia in chiesa che durante il giro dell'infiorata che nel fine settimana allietava la ridente cittadina del sud della Sicilia, la visita a Catania, mattutina per impegni dell'Ospite illustre che non ha potuto inaugurare la mostra di copertine della Domenica del Corriere sul centenario della grande guerra (poi apertasi col saluto del Comm. Atanasio e del Vice Sindaco di Catania Marco Consoli), si è svolta in perfetta compostezza e regale semplicità, potendo il Principe, introdotto dal Delegato Atanasio e dal Vicario di Catania avv.Giovanni Vanadia nonché densamente guidato dal nume tutelare della Biblioteca, la dott.ssa Rita Carbonaro, ammirare la preziosità unica al mondo della settecentesca sala Vaccarini, i libri ed incunabuli ivi posseduti, gli affreschi e la magìa di quel mondo straordinario ove l'aquila barocca ha chinato le ali per fissarsi nell'eterno.
I busti dei Re d'Italia Umberto I e Vittorio Emanuele III, "adottati" dalla Delegazione di Catania delle Guardie d'Onore al Pantheon (capitanata dal cav.uff.ing. Salvatore Caruso), hanno avuto il corredo illustrativo di un pannello ove è narrata la loro storia e genesi: esso, come varii aspetti dell'evento, è stato curato dalla Guardia d'Onore dott.Francesco Giordano, il quale con la Direttrice e il Comm. Giuseppe Valore ex Delegato di Catania, hanno ricevuto una targa di riconoscimento per l'opera svolta, dalle mani di Sua Altezza il Principe; mentre all'ospite è stata donata una targa artistica in ricordo della regal visita, ed egli ha firmato il registro dei visitatori della biblioteca con la dicitura "Principe di Piemonte e di Venezia". All'evento erano presenti, tra gli altri, oltre al Vice Sindaco Consoli per il Comune, il Principe Enrico Grimaldi di Nixima, il barone Ventimiglia dell'istituto dei Castelli, il presidente del Circolo canottieri Jonica Francesco Calabrese Di Martino, e i Consultori del Regno barone prof.Pietro Suriano, dott.Filippo Cuva, prof. Mauro Guarino; tra i politici, l'Onorevole Nello Musumeci, e molte altre autorità e cittadini -fra cui la signora Marisa Grasso, vedova dell'ispettore Raciti, già Guardia d'Onore ed ella stessa facente parte del sodalizio- hanno poi concorso alla inaugurazione della mostra, allestita all'interno della chiesa monumentale di San Nicola la Rena, all'ingresso del Mausoleo dei Caduti delle due guerre, inaugurato proprio da Re Vittorio Emanuele III nel maggio 1930.
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